
L'atleta che amava la Uno (Stellantis) - www.Tobike.it
Guida una vecchia FIAT Uno, ma che odissea ritrovarla. Ecco chi è il campione che rimane legato al popolo.
Chi ha avuto la fortuna di guidarla perché è stata la sua prima auto o semplicemente perché ne ha trovata una appartenuta al padre o alla madre in garage lo sa, la FIAT Uno è forse una delle auto più iconiche di FIAT nel nostro paese. Si, la Punto, la Panda e la Seicento sono molto più popolari e diffuse. E forse, anche auto migliori, essendo uscite anni dopo il 1983 che è l’anno di presentazione del mezzo.
Eppure, non possiamo minimamente sottovalutare una vettura capace di conquistare non solo il pubblico italiano ed europeo ma anche quello del Sud America, dove l’auto è altrettanto popolare. Il suo vivace motore da quattro cilindri “pepato” anche nella versione Turbo che è forse la più famosa e ricercata nel nostro paese, l’affidabilità, il comfort di poter girare in quattro in un’utilitaria pagata poche Lire: la Uno è questo e anche di più.
Non ci saremmo però mai aspettati che un atleta ricco, famoso e sulla cresta dell’onda come quello di cui parleremo tra poco arrivasse addirittura ad intraprendere un viaggio degno di Omero per ritrovare un’auto di questo tipo. L’uomo, venuto da un background che definire “popolare” è riduttivo non poteva accettare di non guidare mai più questo modello. Ecco la sua storia e perché è così legato alla sua Uno.
Dalla Favela alla gabbia
Alex Pereira, 38 anni, ha da poco perso la corona della categoria Pesi Medi di MMA nella UFC, la famosa promotion di arti marziali miste diretta da Dana White che ha consegnato alla fama atleti del calibro di Marvin Vettori e Conor McGregor. Il suo record di ben 12 vittorie – di cui 10 ottenute per KO grazie ad i suoi poderosi ganci – e sole 3 sconfitte riflette un ruolino da record. Da notare anche che Pereira, negli ultimi anni, ha difeso la cintura con successo più volte e con poco preavviso, prima di capitolare ai punti con Magomed Ankalev con cui presto avrà un decisivo rematch.

Pereira è ben lontano dallo stereotipo del fighter strapagato e viziato moderno: viene da una Favela e nel suo passato, troviamo povertà, alcolismo ed un durissimo lavoro in una ditta dove faceva il gommista, tutti elementi che hanno solo spinto il campione verso la Kick Boxing e le MMA dopo, creando un carattere duro ma anche vicino ai fans e al popolo. E lo prova il gesto che Pereira ha recentemente compiuto.
In qualche modo, Pereira è riuscito a cercare e ritrovare in Brasile, la sua patria, la sua prima auto, una FIAT Uno CS, modello riservato al mercato brasiliano sostanzialmente identico a quello che conosciamo in Italia; il campione ha dichiarato in merito a questa ricerca: “Questa macchina rappresenta molto per me, ai tempi fu una grande conquista per me, tutto è iniziato da lì. Anche se adesso ho tutte queste macchine, vedere la mia prima Fiat Uno è qualcosa di speciale per me”.
Non c’è che dire, se un atleta che ha nel suo parco auto tra le altre Ferrari, Lamborghini e Tesla preferisce comunque girare in FIAT Uno, l’auto italiana può vantarsi di aver conquistato un cliente eccezionale.