
Novità Codice della Strada per le bici (www.tobike.it)
Il nuovo Codice della Strada cambia tantissimo anche per i ciclisti, ecco in cosa varia la legge italiana per le strade.
Il Codice della Strada è cambiato non poco per quanto riguarda le automobili. Basti pensare a tutto quello che riguarda l’alterabilità dei conducenti, cosa possono o non possono fare e l’inasprimento di alcune norme stradali.
Ma come stanno le cose per quanto riguarda le biciclette e i ciclisti? A quanto pare, anche questa categoria di utenti della strada ha subito alcune modifiche di una certa rilevanza, tutto sempre legato a quella che è e rappresenta la sicurezza stradale dei cittadini. Scopriamo, dunque, cosa cambia per i ciclisti e in generale per tutti quei cittadini che apprezzano particolarmente l’uso di una bicicletta.
Nuovo Codice della Strada, ecco cosa cambia per i ciclisti: i dettagli
Edoardo Galatoia, responsabile sicurezza FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) – organizzazione ambientalista che promuove l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano e il cicloturismo – ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato proprio dei cambiamenti del Codice della Strada riguardanti la bicicletta e chi la usa.

La prima cosa che è cambiata sono le corsie ciclabili, ristrette ai soli casi in cui non si possono fare piste ciclabili, mentre nei doppi sensi ciclabili è stato tolto l’obbligo per gli automobilisti di dare la precedenza alle bici, le case avanzate sono state ridotte alla parità di una marcia ciclabile già presente e sono state eliminate le corsie dedicate al Trasporto Pubblico Locale più bici; inoltre, “la strada urbana ciclabile recentemente introdotta non è più identificabile con la segnaletica orizzontale”. Come se non bastasse, anche l’introduzione del divieto di sorpasso a meno di un metro e mezzo al quale è stata aggiunta la dicitura ‘ove è possibile’, ha subito una modifica rilevante.
Questi aggiornamenti, secondo Galatoia, non solo hanno disincentivato alcune novità funzionali avvenute in Italia dal 2020 in poi, ma hanno anche messo in difficoltà tante amministrazioni, che hanno aggiunto tempo, risorse e denaro per fare dei cambiamenti che sono stati in un certo senso stravolti a fine 2024 e inizio 2025. La FIAB, comunque, chiede “al MIT di fornire i dati completi, così da consentire una valutazione oggettiva della situazione”. La questione riguarda principalmente la sicurezza stradale, che sappiamo quanto sia un tema delicato e importante, soprattutto per ciclisti e pedoni, che spesso si trovano a subire incidenti molto gravi che portano a lesioni o peggio di una o più persone: staremo a vedere come si evolveranno le cose, di qui in avanti.