Dice addio alla MotoGP a soli 27 anni: cambia vita

Ha abbandonato una carriera avviata per fare ben altro. La decisione del talento della moto spiazza tutti. 

La notizia è ufficiale, un giovane pilota ha deciso che il mondo delle corse non fa più per lui. La sua vocazione è sempre legata al mondo delle moto, certo, ma non è in sella ad un bolide che il ragazzo di appena 27 anni vede il suo futuro. Piuttosto, è ai box dove si studia nel dettaglio un mezzo adatto per correre che il giovane si vede davvero.

Il passaggio dal mondo delle corse a quello tecnico non è inusuale nel motociclismo. Molti ex piloti trovano la loro vocazione nella progettazione, nello sviluppo e nella consulenza tecnica, portando un valore aggiunto grazie alla loro esperienza diretta. Questo atleta potrebbe, in futuro, contribuire anche a progetti di sviluppo di nuove tecnologie per le sospensioni, un campo in continua evoluzione e innovazione.

Ora però, basta girarci intorno: è ora di scoprire chi è il talento che ha preso in mano la decisione di non continuare a correre, orientandosi piuttosto su un altro campo di lavoro.

Basta così: il pilota cambia vita

Tatsuki Suzuki, il giovane talento giapponese della MotoGP, ha recentemente deciso di chiudere un capitolo importante della sua vita, lasciando il mondo delle corse dopo dieci anni di intensa carriera. A soli 27 anni, questo pilota ha annunciato il suo ritiro dalla Moto3 e ha già intrapreso un nuovo entusiasmante percorso professionale, diventando tecnico per l’Andreani Group, un’azienda italiana leader nel settore delle sospensioni motociclistiche.

La decisione di Suzuki di abbandonare le corse non è stata facile, ma il pilota ha voluto affrontare questa transizione con determinazione e positività. In un post sui social, ha esordito con un messaggio di gratitudine: “Magari ci rivediamo in modo diverso”, segno della sua volontà di continuare a far parte del mondo motociclistico, seppur in una nuova veste. “Capitolo due: l’inizio. Grazie mille Andreani Group per questa nuova opportunità!” ha scritto, evidenziando il suo entusiasmo per il nuovo ruolo.

L’Andreani Group, fondata da Giuseppe Andreani, è un’azienda rinomata nel panorama motociclistico. La società è stata pioniera nel settore delle sospensioni e ha iniziato la sua avventura come importatore delle sospensioni olandesi WP Suspension. Con il tempo, grazie a una serie di accordi strategici, tra cui quello con Marzocchi per la distribuzione in esclusiva delle forcelle fuoristrada, l’azienda ha ampliato la propria presenza nel mercato, diventando un punto di riferimento per le sospensioni di alta qualità. Il sodalizio con Ohlins ha ulteriormente elevato il profilo dell’Andreani Group, portando i suoi prodotti nelle competizioni di motociclismo, dal motocross alla velocità.

Questione di denaro?

La scelta di Suzuki di entrare a far parte di questa realtà è particolarmente significativa. Durante la sua carriera in Moto3, il pilota ha accumulato una notevole esperienza, correndo per sette anni su Honda, una delle case motociclistiche più prestigiose. Con i suoi successi e le sue sfide, ha accumulato un bagaglio di conoscenze che potrà ora applicare nella sua nuova funzione. Le sue competenze tecniche e la comprensione profonda delle dinamiche di gara rappresentano un valore aggiunto per l’Andreani Group, che potrà beneficiare della sua visione da pilota.

Suzuki lascia la Moto 3 (Husqvarna Team) – www.ToBike.it

L’addio alla MotoGP rappresenta un cambiamento di vita significativo per Suzuki, che ha dedicato la maggior parte della sua gioventù alle corse. La Moto3, infatti, è vista come il trampolino di lancio per molti giovani piloti, e Suzuki ha saputo ritagliarsi un posto di rilievo in questo contesto competitivo. La sua carriera è stata caratterizzata da alti e bassi, ma le esperienze accumulate sui circuiti di tutto il mondo sono indubbiamente un patrimonio inestimabile.

Tuttavia, ad un certo punto, Suzuki ha dovuto fare i conti con spese troppo elevate che hanno contribuito a far pendere la bilancia verso questa decisione: “Senza il supporto economico giusto, è quasi impossibile emergere. A quel punto ho pensato: ha senso continuare così? Oppure è meglio cambiare strada e costruirmi un futuro solido in un altro ruolo?”. Con questo nuovo capitolo, Tatsuki Suzuki dimostra che ogni fine può essere un nuovo inizio e che il motociclismo è una passione che può essere vissuta in molteplici forme, anche lontano dai riflettori delle competizioni.

Published by
Manfredi Falcetta