Attenzione ai passi carrabili abusivi: multe salate in arrivo

Attento a questo tipo di passi carrabili: non sei solo tu, che devi pagare una multa. 

Il fenomeno dei passi carrabili abusivi sta assumendo proporzioni preoccupanti in molte città italiane, attirando l’attenzione delle autorità locali. Chi appone un cartello di divieto di sosta davanti al proprio garage o cancello senza il permesso del Comune rischia sanzioni pecuniarie significative. Secondo il Codice della Strada, il passo carrabile deve essere regolarmente autorizzato e segnalato, altrimenti può generare confusione e problemi per gli automobilisti.

Un passo carrabile si definisce abusivo quando non è stato richiesto o autorizzato dal Comune, il che implica che non è stata pagata la tassa per l’occupazione del suolo pubblico. In questo caso, il parcheggio davanti a un passo carrabile abusivo è consentito e i veicoli non possono essere multati o rimossi. Se un automobilista riceve una multa per sosta davanti a un passo carrabile non autorizzato, ha il diritto di contestare la sanzione presentandosi presso il giudice di pace o al Prefetto.

Un passo carrabile legittimo deve essere dotato di un segnale conforme alle normative vigenti. Questo segnale deve avere forma circolare, con fondo blu e bordo rosso, e deve includere il simbolo del divieto di sosta, il nome del Comune, il suo stemma e la scritta “passo carrabile”, unitamente al numero e all’anno dell’autorizzazione. Le dimensioni del segnale devono essere standard, con misure di 45×45 centimetri o 60×40 centimetri. Qualsiasi segnale che non rispetti queste specifiche è considerato non valido e, di conseguenza, il divieto di sosta non può essere applicato.

Altroché divieto di sosta, le vere multe

Le sanzioni per chi crea un passo carrabile abusivo sono severe. Se un cittadino modifica il marciapiede per creare uno scivolo senza autorizzazione, la multa può variare da 173 a 694 euro, con l’obbligo di ripristinare il marciapiede a proprie spese. Se successivamente si regolarizza la situazione, l’obbligo di ripristino può essere evitato. Inoltre, chi utilizza un cartello non conforme rischia una multa compresa tra 42 e 173 euro. In caso di apertura di un accesso non autorizzato, accompagnata da un cartello non conforme, le sanzioni possono accumularsi, aggravando ulteriormente la situazione.

I divieti di sosta come questo si possono ignorare? – www.ToBike.it

La questione dei passi carrabili “fai da te” merita particolare attenzione. Alcuni cittadini, per proteggere il proprio accesso, posizionano oggetti come bidoni dell’immondizia o fioriere davanti al proprio garage. Questa pratica, benché possa sembrare innocua, è considerata occupazione abusiva di suolo pubblico. A seconda delle circostanze, ciò può costituire un illecito amministrativo o penale, in particolare se si verifica un dolo o se l’occupazione si ripete nel tempo.

Una cosa che non si può prescindere è però la legalità del parcheggio davanti a un passo carrabile. Il Codice della Strada stabilisce che nessuno, nemmeno il proprietario, può sostare davanti a un passo carrabile. Questo perché il pagamento della tassa consente solo un’occupazione temporanea della strada per permettere l’ingresso e l’uscita dal proprio box o accesso privato. Anche se il passo carrabile è conforme, è sempre consentita solo la fermata temporanea per caricare e scaricare merci o per far salire e scendere passeggeri. La sosta prolungata, invece, è vietata e può comportare sanzioni.

Le recenti campagne di sensibilizzazione delle autorità locali mirano a educare i cittadini riguardo alle normative sui passi carrabili, evidenziando l’importanza di rispettare le procedure di autorizzazione. In un contesto urbano dove lo spazio è sempre più limitato, il corretto utilizzo del suolo pubblico diventa cruciale per garantire una convivenza civile e ordinata tra i residenti e gli automobilisti. Con l’aumento delle sanzioni e il potenziamento dei controlli, si prevede che i cittadini siano sempre più incentivati a regolarizzare la propria situazione per evitare pesanti multe e problematiche legate all’occupazione abusiva del suolo pubblico.

Published by
Manfredi Falcetta